Descrizione
La conservazione, la valorizzazione e la diffusione delle specie vegetali, sia sulla proprietà pubblica sia su quella privata, sono importanti fattori di qualità ambientale.
Non esiste una legge nazionale per la tutela degli alberi (ad eccezione di quelli monumentali), ma esistono dei Regolamenti comunali del verde o delle ordinanze sindacali che regolano il loro abbattimento in aree pubbliche e aree private.
L'abbattimento di alberi non è sempre possibile, anche se si trovano in una proprietà privata, infatti la Sentenza della Corte di Cassazione 04/05/2005, n. 24396 ha affermato che i danni conseguenti al taglio degli alberi ad alto fusto - seppur presenti in un giardino condominiale - appaiono "irreversibili" non solo per i condomini ma più in generale per i cittadini.
Tutte le operazioni di potatura e taglio degli alberi devono essere effettuate a spese e a cura dei proprietari.
In Comune di Veduggio con Colzano …
Per ogni albero abbattuto, il richiedente dovrà piantare uno o più alberi per reintegrare il patrimonio arboreo esistente e contribuire all'effetto positivo che le piante hanno sulla qualità complessiva dell'aria.
La scelta dei nuovi alberi da piantare prevede di dare la priorità agli esemplari appartenenti a specie autoctone o naturalizzate e di dimensioni tali da assicurare un rapido effetto paesaggistico.
Approfondimenti
La malattia nota come “cancro colorato del platano” è causata dal fungo ascomicete Ceratocystis fimbriata f. sp. platani e ha come ospiti unicamente piante appartenenti al genere Platanus. Tale microrganismo può diffondersi da una pianta infetta ad altre sane penetrando, mediante le spore, all’interno dei tessuti vegetali attraverso ferite o con il micelio.
Regione Lombardia ha suddiviso il territorio regionale in tre tipologie di zone:
- zone indenni: aree dove la malattia non è mai stata riscontrata o, in caso di sua presenza nel passato, la stessa è da considerarsi eradicata;
- zone focolaio: aree dove la presenza di cancro colorato è stata accertata ufficialmente dal SFR e dove si ritiene tecnicamente possibile prevederne l’eradicazione;
- zone di contenimento: area in cui la presenza della malattia è diffusa in maniera tale da non poterne prevedere più l’eradicazione.
Gli interventi sulle piante nelle diverse zone devono sempre essere comunicati all'ERSAF Lombardia (Servizio Fitosanitario Regionale) che, per le zone focolaio e le zone di contenimento rilascia l'autorizzazione.
La delimitazione delle zone con presenza della malattia è individuata dal Decreto del Dirigente di unità organizzativa 26/06/2015, n. 5393.
La modulistica da utilizzare e le procedure amministrative sono reperibili nel Decreto del Dirigente di unità organizzativa 22/01/2014, n. 330.
A seguito di eventi eccezionali, può essere necessario abbattere alberi o potare dei rami, per evitare un pericolo imminente per la sicurezza di persone o cose.
In questi casi, è necessario presentare tempestiva e motivata comunicazione agli uffici comunali competenti per il verde. La comunicazione deve contenere informazioni sulle cause dell'emergenza e la documentazione fotografica.
La comunicazione può essere trasmessa agli uffici comunali via e-mail nelle ore lavorative successive, sotto la personale responsabilità del proprietario dell'albero e salvo diversa disposizione degli uffici.
Nel caso di aree vincolate o protette deve essere presentata specifica comunicazione preventiva agli uffici preposti e agli enti competenti, quali la Soprintendenza, l'ente parco Valle del Lambro etc.